
Una sala gremita e partecipe ha accolto, sabato 19 ottobre, presso la Sala della Ruota del Polo Culturale “Il Mulino di Vione”, l’iniziativa “La cucina delle relazioni”, organizzata dal Centro Culturale “Giorgio Ambrosoli” di Basiglio.
L’evento ha rappresentato un momento significativo nella vita dell’associazione: il passaggio di consegne tra il presidente uscente Giovanni Monaco e la nuova presidente Giuseppina Sposato, in un clima di calore, gratitudine e condivisione.
A condurre la serata è stato Vincenzo Vivaldi, membro del direttivo del Centro, che ha introdotto l’iniziativa e scandito con equilibrio e sensibilità le varie fasi dell’incontro. Dopo un breve saluto iniziale, Vivaldi ha dato la parola al presidente uscente Giovanni Monaco, che nel suo intervento ha ripercorso i dieci anni di attività del Centro, ricordando con emozione le tappe più significative del percorso comune.
Il suo discorso, segnato da momenti di commozione, è stato più volte interrotto dagli applausi del pubblico.
Subito dopo, il conduttore ha invitato la nuova presidente Giuseppina Sposato a prendere la parola.
Nel suo primo intervento ufficiale, Sposato ha scelto di leggere un testo intenso e meditato, spiegando che “leggere non è distanza, è rispetto: significa consegnare un pensiero che resta come memoria comune”.
Ha espresso profonda gratitudine al suo predecessore e al direttivo per la fiducia accordatale, dichiarando di aver accettato la nuova responsabilità “non per ambizione, ma per servizio” — un passaggio accolto da un lungo applauso.
Con tono autentico e partecipato, ha poi ricordato il valore del contributo femminile nella vita delle comunità e delle associazioni: “Le donne sono da sempre la spina dorsale silenziosa di famiglie, comunità e associazioni. Quando assumono incarichi portano con sé attenzione alle relazioni, visione comunitaria, capacità di cura e concretezza”.
Nel suo discorso, Sposato ha ribadito i valori che ispirano il Centro Culturale “Giorgio Ambrosoli”: legalità, giustizia, difesa dei diritti umani, rispetto delle leggi e del bene comune. Ha ricordato inoltre l’ingresso del Centro nel Gariwo Network e l’impegno per la creazione dei Giardini dei Giusti nei Comuni del Sud Milano, con particolare orgoglio per il Giardino diffuso di Basiglio, unico in Italia.
Uno dei momenti più toccanti è stato quello in cui la presidente ha dedicato il proprio impegno “a quel bambino di Gaza che, mentre cercava i suoi genitori, portava sulle spalle la sorellina”, sottolineando come “i bambini non iniziano le guerre, non possono fermarle, eppure ne sono le prime vittime”. Il pubblico ha accolto le sue parole con un commosso applauso.
Altro passaggio di forte intensità è stato quello dedicato alla libertà di stampa e alla solidarietà verso il giornalista Sigfrido Ranucci, vittima di un vile attentato: “Colpire un giornalista significa colpire la democrazia stessa” — ha affermato Sposato, suscitando ancora una volta l’approvazione unanime della sala.
Il cuore del suo intervento ha dato senso al titolo dell’iniziativa:
“La cucina delle relazioni non è solo una metafora suggestiva: è il nostro modo di essere. Come in cucina si scelgono ingredienti, si mescolano sapori, si condividono piatti, così il nostro Centro prepara occasioni di incontro e di crescita. Le associazioni culturali sono cucine sociali che nutrono non solo il corpo, ma anche l’anima”.

A questo punto, su invito del conduttore Vincenzo Vivaldi, Santa Picone, membro del direttivo, ha consegnato a Giovanni Monaco una targa-ricordo come segno di riconoscenza per i dieci anni di presidenza. Il momento, accompagnato da un lungo applauso, ha restituito tutta l’emozione e il rispetto per il lavoro svolto.
Vivaldi ha poi nuovamente dato la parola alla nuova presidente per la presentazione del programma culturale 2025/2026, che Sposato ha definito “un anno di memoria, cultura e comunità”.
Ha quindi illustrato il ricco calendario di iniziative che attraverserà i prossimi mesi: dalla mostra PORT/ALI – Arte pubblica e arte della memoria alla rassegna Bookcity a Basiglio, dagli incontri dedicati ai Giusti dello sport e al Porrajmos, al Concerto del Mare e alla Giornata dei Giusti, fino agli appuntamenti di primavera dedicati a Tina Anselmi, alla Camminata della Terra e alla presentazione del libro “Cinque dita di una mano – La Santagostino”.
“Non un semplice calendario di eventi, ma un percorso per costruire coscienza e comunità” — ha concluso Sposato, citando le parole di Giorgio Ambrosoli:
“La responsabilità di ciascuno è la radice di un futuro più giusto per tutti”.
Dopo un ultimo applauso corale, Vincenzo Vivaldi ha ringraziato i relatori, il direttivo e tutti i presenti, invitando il pubblico a proseguire la serata dialogando e condividendo un aperitivo preparato dai membri del Centro.
Un momento conviviale e partecipato che ha dato pieno significato al titolo della serata: una vera “cucina di relazioni”, dove cultura e comunità si sono intrecciate in un clima di calore e amicizia.


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